Antidoping, un protocollo NADO Italia – Carabinieri

Un nuovo importante passo nella lotta al doping è stato compiuto oggi con la firma di un protocollo d’intesa tra NADO Italia, l’organismo nazionale antidoping, e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. L’accordo, firmato presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, punta a consolidare e rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni, unite dall’obiettivo comune di garantire la salute degli atleti e l’integrità dello sport.

La cerimonia ha visto la partecipazione del Generale di Brigata Raffaele Covetti, comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, e della Dottoressa Alessia Di Gianfrancesco, Direttore Generale di NADO Italia. Presenti anche il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Professor Fabio Pigozzi, Presidente di NADO Italia.

L’accordo prevede un’intensa collaborazione operativa su più fronti: dai controlli antidoping e l’identificazione degli atleti, allo scambio di informazioni su possibili violazioni, fino alla formazione di personale specializzato all’interno dei Carabinieri. La sinergia si estende anche alla cooperazione internazionale con organismi come la WADA e il Comitato Olimpico Internazionale.

In particolare, il protocollo introduce la figura dell’“ispettore investigativo antidoping” tra i militari del Comando, con programmi di formazione dedicati per affrontare in modo sempre più efficace le complesse sfide legate al doping nello sport.

Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la tutela della salute degli atleti e per promuovere uno sport pulito e leale in Italia. La collaborazione tra NADO Italia e i Carabinieri sottolinea l’impegno delle istituzioni nel contrastare il doping, contribuendo a preservare i valori di integrità e correttezza che stanno alla base della pratica sportiva.

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